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I migliori musei del mondo a meno di 25 euro





          I migliori musei del mondo  a                             meno di 25 euro
Quanto è importante
 la comunicazione

I migliori musei del mondo a meno di 25 euro? 


Quando ho aperto la mia attività di tour operator ho dato vita ad un progetto che in realtà era il risultato di tanti anni di formazione e di specializzazione, di studi e di esperienza nei settori cultura e turismo. L'agenzia di viaggi "Passeggiate Italiane - Secret Venice", in effetti, era la sintesi di tutto ciò in cui credevo. Uno dei miei obiettivi era quello di diffondere la conoscenza del nostro patrimonio e soprattutto di proporre mete alternative a quelle standardizzate del turismo di massa. Così, iniziai a studiare il territorio e ad offrire la visita di località poco conosciute dagli stranieri, spesso collegandole alle città d'arte più richieste. Fu così che affrontai una interessante questione che stimolò una profonda riflessione. Una sorta di case study che vi presento qui sotto.


Padova città da visitare

Tra le possibili mete da visitare nello spazio di un soggiorno a Venezia, avevo individuato Padova, la mia città di residenza nonché sede di una antica Università, di un Giardino Botanico Patrimonio dell'Umanità UNESCO e della celebre Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto.

La mia proposta consisteva in un servizio personalizzato ai visitatori che soggiornavano a Venezia, con guida turistica a loro disposizione fin dall'hotel, durante il trasporto in treno AV e per tutta la giornata. Avevo anche inserito il pranzo in un locale tipico del centro di Padova.
Giapponesi alla riscossa

All'inizio pensavo che fosse quasi una coincidenza: il tour di Padova da Venezia veniva scelto prevalentemente da turisti giapponesi. Risiedono nei migliori alberghi, hanno una buona capacità di spesa, desiderano conoscere l'Italia più autentica, mi ripetevo. Tuttavia il loro numero era sempre in aumento, così mi decisi a coinvolgere la mia guida di fiducia, japanese speaking, e ad intervistare i visitatori chiedendo la motivazione della scelta di Padova. Dopotutto sacrificavano ben una delle (massimo) 3 giornate solitamente a disposizione a Venezia per visitare Padova!


L'illuminazione

All'improvviso tutto divenne chiaro! E così scoprii che in Giappone esiste uno straordinario museo che offre la possibilità di visitare a meno di 25 euro, i più grandi capolavori del mondo! E' situato a Naruto city, nella prefettura di Tokushima, all'interno dell'isola di Shikoku ed accoglie ogni anno migliaia di turisti giapponesi.


Il Museo di arte Otsuka

Il Museo di arte Otsuka fu fondato nel 1998 da un'importante azienda farmaceutica giapponese che investì ben 400 milioni di dollari per la sua realizzazione!

Si tratta di un museo davvero unico che offre la visita di oltre 1000 opere d'arte occidentale riprodotte in dimensioni originali, utilizzando una particolare tecnica di stampa su ceramica che consente di rendere queste opere resistenti al tempo per oltre 2.000 anni! Sono rappresentati oltre 190 musei di 26 Paesi del mondo, in una spazio di visita di quasi 30.000 m2.


L'Italia al Museo di arte Otsuka

L'Italia domina l'esposizione con molte opere d'arte tra cui le riproduzioni del Cenacolo di Leonardo, la Cappella Sistina, le principali opere di Caravaggio, la Villa dei Misteri di Pompei e, naturalmente, la Cappella degli Scrovegni!

Come era ormai ovvio, un elemento accomunava tutti i miei clienti giapponesi: la precedente visita del museo Otsuka e il desiderio, una volta partiti in viaggio per l'Occidente, di visitare dal vivo i capolavori che avevano ammirato nelle riproduzioni giapponesi.


L'importanza della comunicazione

La mia piccola indagine è divenuta una conferma dell'importanza e del valore della comunicazione. La promozione gratuita che il Museo Otsuka ha procurato all'Italia e soprattutto ad alcune località che erano al di fuori delle mete tradizionali del turismo giapponese (come Padova), dovrebbe essere adeguatamente considerata in prospettiva futura e in chiave strategica. A livello generale, forse sarebbe necessaria una ricognizione dei musei e delle istituzioni operative nelle varie aree del mondo, legate al nostro Paese e alla nostra cultura. La successiva fase di analisi consentirebbe di comprendere in modo più approfondito il valore delle loro proposte e l'appeal sul pubblico, al fine di individuare possibili forme di collaborazione.


Padova Urbs Picta Patrimonio Mondiale UNESCO


Scendendo al particolare della città di Padova, mi chiedo se sia mai stata intrapresa una qualche forma di relazione con il Museo Otsuka. Qualora i contatti non fossero stati precedentemente avviati, quale miglior momento della proclamazione di Padova Urbs Picta come Sito del Patrimonio Mondiale UNESCO (prevista, si auspica, per fine luglio)?Non credo che una città come Padova, che aspira a divenire meta turistica di un certo rilievo, possa rinunciare a questa ghiotta occasione. 

Forse nella pianificazione strategica in ambito turistico e culturale, andrebbero inserite possibili forme di collaborazione con altri Paesi particolarmente sensibili al patrimonio locale (dopo aver indagato ed analizzato sistematicamente lo scenario). Dal mio punto di vista un'azione di questo tipo dovrebbe ritenersi fondamentale per lo sviluppo turistico e per la creazione di stabili e proficue relazioni.  Perché non si può attendere che i turisti vengano da soli, bisogna andarseli a prendere nel loro Paese, nel luogo in cui leggono i giornali, guardano la TV, accedono ai social media, entrano nelle agenzie viaggi, si informano. Se ci proponiamo nel loro territorio, se comunichiamo con il loro linguaggio ed abbiamo il sostegno del loro Paese, acquisiremo immediatamente fiducia, credibilità e valore. In un'era globale e digitale come quella in cui viviamo, le forme di promozione possono essere molteplici e diversificate ma nessuna di esse, per essere efficace, può escludere la relazione fisica con i soggetti che si intende coinvolgere. 



Credit: photo by Renato La Grassa e Teatrortaet

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