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Racconti di viaggio: Apricale

Apricale
Che bella e aspra 
questa nostra Liguria
del ponente
(C. Nobbio)

Racconti di viaggio

Disteso come una lucertola al sole, il borgo di Apricale si estende in verticale, lungo il pendio. Un'isola sospesa tra cielo e terra, lo definirei piuttosto io, mentre l'auto si arrampica sulla strada che sale verso la montagna. Dietro la curva, una visione, vorrei fermarmi ad osservare meglio ma qui non si può sostare. Devo accontentarmi di seguire il più possibile con lo sguardo l'insieme di case arroccate e la sua curiosa forma allungata che tende verso l'alto, in direzione del cielo.
Da qui inizia il viaggio in questa terra di contraddizioni e compromessi. Aspra e ospitale, dolce e difficile, raffinata e terragna... Potrei continuare perché il contrasto diventa ora, nella mia mente,  essenza. 
Apricale è uno dei borghi più belli d'Italia. Si visita a piedi (il parcheggio è disposto lungo la stretta via che sale verso le montagne), seguendo strade di pietra e di ciottoli, osservando arcaici murales che raffigurano scene di vita quotidiana del tempo che fu. Ma sembra quasi di poterle vedere ancora, le figure degli uomini che lavorano nelle botteghe, degli animali che si inerpicano con i loro pesanti carichi, delle donne che si muovono veloci tra i carrugi. Seguo anch'io la strada che mi porta fino alla piazza principale e prendo un po' di respiro. Nonostante sia agosto, qui l'aria è fresca e profuma di verde. Non è difficile immaginare gli spazi gremiti di persone accorse a partecipare ai tanti eventi che solitamente si svolgono in questa piazza. Ma la mia meta è il castello che domina il borgo, per cui mi addentro e salgo ancora per le stradine fino all'ingresso. Una gentile signora mi accoglie al castello della Lucertola il cui nome apre a varie possibilità di interpretazione e regala suggestioni e sogni. 
Poi inizio la visita, partendo dal colorato giardino pensile che si affaccia proprio sulla piazza ma anche sui boschi che la circondano. Da qui la morfologia del borgo appare ancor più nitida, con le ultime case abbarbicate sul lato più alto del pendio, in questa ascesa senza fine verso il cielo.Il castello regala scorci di grande bellezza e racconta la sua storia e quella di Apricale. Dalla antica fondazione ai celebri Statuti Comunali (visibili nelle sale del castello), agli intrighi internazionali del secolo scorso, fino ai nostri giorni quando Apricale è esplosa di cultura e di arte. E' divenuta, infatti, centro propulsore di artisti, poeti, scrittori che hanno influenzato con le loro opere lo sviluppo artistico locale ed internazionale. Il castello celebra il loro talento, ricordando alcuni dei nomi più rilevanti: Emanuele Luzzati, Tonino Conte, Mario Agrifoglio, Claudio Nobbio
E' tempo, ora, di scendere, ma non ancora di abbandonare Apricale. Il cammino è più veloce, ora, eppure mi fermo ad osservare, di quando in quando, le case di pietra. Così strette e allungate nel tentativo di strappare spazio al cielo, eppure così solide e ferme. Il profumo che sale dal ristorante mi distoglie dalla definizione di nuovi contrasti che si stavano delineando nella mia mente. E mi riporta decisamente alla realtà. 
Sono arrivata "Da Delio", la mia meta gastronomica di oggi.
Un ristorante dove si possono gustare i sapori veri di questi luoghi, pietanze ancora sapientemente preparate secondo la tradizione. Siedo nella terrazza e mi godo la vista del panorama, sorseggio un Rossese ed assaporo i gustosi antipasti misti, la pasta fatta in casa, le carni, i formaggi, fino al classico dolce locale, lo zabaione con le pansarole. Un tripudio di profumi e di aromi che sanno di questa terra, dove l'olivo è protagonista assoluto, con il suo legname per la brace, con i suoi frutti negli impasti e soprattutto con l'utilizzo del pregiato olio. Il tempo si è come fermato. Scorre lento mentre volgo lo sguardo alle case che sporgono verso la terrazza, mentre  le pietanze si susseguono, sapientemente servite a tavola. 
Torno all'auto e riprendo il mio cammino. Non scendo verso il mare ma proseguo sulla montagna. La meta è l'agriturismo Terre del Mistero, che ho scelto per pernottare durante questa vacanza. Nei prossimi giorni potrò continuare a vedere Apricale, nelle mie salite e discese quotidiane verso altri luoghi da esplorare. Un'occasione per mettere a fuoco, per riflettere, per provare a comprendere il fascino di questo luogo che va oltre quello di un delizioso borgo baciato dal sole. Oppure anche soltanto, per continuare a godere di quella splendida visione di isola sospesa tra cielo e terra. 

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